Mass media, poster evento
Progetti editoriali (Maggio 2018)
Progettazione grafica, art direction
Mi diverte molto progettare poster e locandine. Questa che vi presento pubblicizza la conferenza dal titolo “Mass media“, prevista a giugno a Roma.
“Decriptare, leggere ed utilizzare i media senza esserne dominati, imparare a scegliere al tempo di internet e smartphone”. Questo sottotitolo riassume ciò che la conferenza propone di portare all’attenzione e riflessione di ognuno.
L’argomento trattato dal sociologo Luigi Sanna riguarda i nuovi mezzi di comunicazione. Nei mass media sono oggi inclusi Internet, smartphone e social media, a disposizione di utenti adulti come pure dei giovanissimi come nuovi strumenti per relazionarsi.
L’intento dell’incontro è quello di mettere in evidenza i possibili pericoli e le insidie che possono celarsi dietro un uso superficiale e poco consapevole di dispositivi di uso comune. Accanto a grandi potenzialità e pregi evidenti vanno vagliate dinamiche sempre più presenti nella nostra quotidianità. Questi strumenti possono creare dipendenze e comportamenti dannosi per sé e la società.
Il protagonista del poster è una persona iperconnessa (cuffie, occhiali da realtà virtuale, smartphone), immersa tra i messaggi le notizie e i tanti stimoli a cui siamo anche noi, più o meno volontariamente, soggetti. In questo mare ci ritroviamo spesso a navigare in solitudine, senza avere la possibilità di un reale scambio se non quello virtuale che segue dinamiche a volte sganciate dalla vita reale.
La foto ha un effetto glitch che sta per difetto, problema improvviso che in elettronica causa interferenze. È ciò che può succedere alle nostre vite quando dimentichiamo che dietro alla perfezione delle macchine c’è sempre il lato umano. Molto più complesso e ricco di sfumature, non può mai essere messo in secondo piano. Il risultato può portare ad un corto circuito che crea il buio. Anche in questo caso una consapevolezza matura riporta l’uomo al centro per utilizzare al meglio le grandi conquiste della modernità.
Software utilizzati: Indesign, Photoshop
Per l’immagine utilizzata grazie a Samuel Zeller